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I calendari nell’epoca della tecnologia

calendari 5 - I calendari nell'epoca della tecnologia

Viviamo un’epoca in cui quasi tutti, almeno alle nostre fortunate latitudini, possediamo uno smartphone che ci permette di telefonare, chattare, riprendere, navigare in rete, che ci segnala messaggi ed eventi con allegri motivetti, dotato di simpatiche assistenti virtuali che, basta dire “apriti sesamo”, ci fanno accedere a tutte le funzioni e ci ricordano impegni e ricorrenze. Con in tasca un simile mostro di tecnologia digitale dalle performance mirabolanti non abbiamo bisogno d’altro per organizzare la nostra vita, no? Si direbbe di no.

Eppure.

Eppure, tutti noi teniamo un calendario appeso o posato da qualche parte, in casa o al lavoro. E’ un oggetto quasi obsoleto. Non è neanche analogico.
E’ addirittura cartaceo. Ma ci piace tanto: guarda i modelli di calendario che vanno di moda questo anno.

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Un Calendario a colpo d’occhio

Ogni giorno gli dedichiamo un’occhiata, per orientarci nel mese, nella settimana, controlliamo quanto manca al giorno libero, all’esame di Anatomia, alla partenza per le vacanze, all’inizio delle scuole, buttiamo uno sguardo al Santo del giorno e alla fase lunare, non perché ciò ci cambi la giornata, ma perché è un gesto consueto, una “breve lettura” mentre facciamo colazione, mentre lavoriamo, mentre studiamo o prepariamo una torta.

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Un Calendario, una agenda a portata di penna

In tanti ancora scriviamo a penna sul calendario per ricordare l’appuntamento dal dentista, la revisione dell’auto, l’antipulci del gatto, proprio perché sappiamo che il calendario lo guarderemo, che la scritta ci salterà subito all’occhio.

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Evidentemente molti di noi, non solo le persone anziane, ancora amano la concretezza della carta, hanno conservato il gusto di sfogliare agende, album, diari (tutte cose che sono state sostituite dal comodo oggettino con touchscreen) e quindi preferiscono un calendario vecchia maniera con cui scandire il passare dei mesi e delle stagioni.

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Il Calendario come regalo

Spesso è  un omaggio di fine anno di un negozio, di un fornitore. Molte volte è anche piuttosto bruttino e anonimo: una sfilza di numeri e lettere neri e rossi dentro una cornice di pubblicità, sotto l’intestazione di un esercizio commerciale.

Il calendario sta nell’ingresso di casa, in cucina, sul frigorifero, sulla scrivania dello studio, sul posto di lavoro, sempre ben in vista.

Viene da chiedersi perché la stessa cura che poniamo nella scelta di un soprammobile o un quadro non la mettiamo nella scelta del calendario, perché non teniamo al fatto che sia anche bello, visto che lo abbiamo sempre davanti agli occhi.

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Lasciamo che a scandire la nostra vita e il nostro tempo siano la pubblicità di qualcosa, le immagini e le frasi di qualcun altro, capitate lì per caso.

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Il Calendario più bello

Eppure, controllare la data su un calendario personalizzato con le immagini della nostra vita, trovarsi a sorridere della posa buffa del gatto, considerare quanto è cresciuto il nipotino e com’era elegante la nonna a Natale, ricordare com’era bella quella spiaggia, è una coccola che potremmo regalarci e potremmo regalare.

Per l’indirizzo della farmacia e il numero di telefono del meccanico, ci sono sempre lo smartphone e Internet.